Il quinto sigillo

di Davide Cossu

Autore:

Nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo, suo romanzo di esordio, è stato vincitore del Premio Selezione Bancarella 2023.

La storia è ambientata nella Firenze del 1439. Un efferato delitto scuote l’armonia della città e sopratutto mina gli equilibri di un importantissimo concilio ecumenico.

Cosimo de’ Medici incarica subito Leon Battista Alberti, noto per il suo ingegno acuto, di indagare segretamente su quell’evento tanto violento

Alberti e Parentucelli, raffinato e dotto teologo che lo affianca nell’indagine, non impiegano molto tempo a scandagliare la vita della vittima, il giovane Teodoro, i suoi affari, le sue frequentazioni. Ma chi possa avere avuto interesse a ucciderlo resta un mistero. E soprattutto, perché? 

Indagando su questo, ed altri omicidi, viene fuori un piano inquietante e pericoloso che mette tutti in pericolo. Se non troveranno al più presto l’assassino, non solo le morti finiranno per moltiplicarsi, ma il destino della cristianità sarà in grave pericolo.

Considerazioni:

Ottimo romanzo di esordio. Cossu scrive molto bene e il romanzo è strutturato ottimamente. L’intreccio della storia nella città di Firenze con personaggi storici realmente esistiti rendo il tutto ancora più interessante da leggere.

Una lettura che vale veramente la pena di affrontare.

Il nome della rosa

Opera di Umberto Eco ambientata sul finire dell’anno 1327

di Umberto Eco

L’opera, ambientata sul finire dell’anno 1327, si presenta con un classico espediente letterario, quello del manoscritto ritrovato, opera, in questo caso, di un monaco di nome Adso da Melk, che, divenuto ormai anziano, decide di mettere su carta i fatti notevoli vissuti da novizio, molti decenni addietro, in compagnia del proprio maestro Guglielmo da Baskerville. La vicenda si svolge all’interno di un monastero benedettino ed è suddivisa in sette giornate, scandite dai ritmi della vita monastica.

Guglielmo (rancescano e inquisitore “pentito”) è stato inviato al monastero dall’imperatore con lo scopo di partecipare ad un congresso che vedrà protagonisti i francescani (sostenitori delle tesi pauperistiche e alleati dell’imperatore Ludovico) e i delegati della curia papale di Papa Giovanni XXII, insediata a quei tempi ad Avignone.

L’abate però ,nel timore che un recente “suicidio” possa turbare tale evento,incarica Guglielmo (e Adso di conseguenza) di indagare. Nel corso dei giorni però accadono altre tragedie ed una serie di indizi porteranno il francescano alla verità ,senza però evitare tragiche conseguenze al monastero stesso.

Questo romanzo è stato anche trasposto in video grazie ad un film ((The Name of the Rose) del 1986 diretto da Jean-Jacques Annaud dove Guglielmo e Adso sono interpretati rispettivamente da  Sean Connery e Christian Slater.

La taverna degli assassini

di Marcello Simoni

Granducato di Toscana anno 1793, nei campi di vite viene rinvenuto un cadavere avvolto nei tralci. Il padrone di questi campi nonché signore del castello che domina il territorio (castello fondato su una antica abbazia) dedice di investigare e per farlo si avvale dell’aiuto di Vitale Federici.

Il precettore di presenta al castello seguito dal suo devoto discepolo Bernardo della Vipera ed inizia ad indagare.

Tutta la storia di svolge tra misteri e colpi di scena ed è abbastanza coinvolgente (nonostante non sia di lunga durata).

Anche in questo caso Simoni sfoggia tutta la sua capacità letteraria (come ha già fatto per i romanzi “Il Mercante di libri maledetti” oppure “”L’abbazia dei cento inganni e molti altri recensiti da me in questo sito) e coinvolge il lettore dalla prima all’ultima riga.